Dai sistemi per l'efficientamento energetico fino all'impianto fotovoltaico per coprire buona parte dei propri consumi energetici: le migliori strategie

Prima i ripetuti stop e le limitazioni a causa dell’emergenza sanitaria, poi i rincari straordinari in bolletta dovuti alla guerra in Ucraina: è una tempesta perfetta che ha messo a rischio centri sportivi, palestre e piscine.

I costi sono triplicati (quando va bene) e con l’inverno alle porte il rischio chiusura è davvero dietro l’angolo. I rimedi che i gestori hanno disperatamente tentato di mettere in atto (riduzione delle ore di accensione dell’illuminazione, riscaldamenti più bassi, locali accorpati e docce contingentate) sono serviti soltanto ad abbassare il livello di qualità dei servizi offerti e non a compensare gli aumenti. Nemmeno gli aiuti promessi dallo Stato sembrano in grado di mitigare questo prolungato stato di sofferenza delle attività. 

Inoltre la maggioranza degli operatori del settore ha scelto di non ribaltare questi costi sui clienti, rinunciando ad aumentare i prezzi degli abbonamenti. Decisione più che apprezzabile, ma che lascia in rosso le casse.
Il problema non è di facile soluzione, ma la tecnologia può offrire un ventaglio di strumenti in grado di rendere più efficienti e sostenibili gli impianti.


Il primo passo: l'analisi energetica

La prima mossa utile sarebbe effettuare una corretta analisi energetica: in un centro sportivo medio più di un terzo dei consumi energetici è riconducibile al consumo di acqua calda sanitaria per la doccia (37%), il resto per l’illuminazione (27%), il riscaldamento/clima (22%) e altri dispositivi elettrici come attrezzature sportive, tv, monitor, phon, … (14%)*.

Occorre una diagnosi precisa caso per caso, poi si può passare alla fase di efficientamento energetico della struttura. Ad esempio, migliorando l’isolamento termico dei locali, sostituendo gli infissi, rinnovando gli impianti elettrici e idraulici per diminuire la dispersione e, nello stesso tempo, poter sfruttare moderni dispositivi legati alla domotica. Sicuramente si tratta di interventi che richiedono tempi non immediati e risorse da spendere, ma l’investimento iniziale verrà ammortizzato grazie ai risparmi nel medio-lungo periodo.


Risparmiare fin da subito

Per quanto riguarda le docce un buon metodo è quello di installare dei sistemi automatizzati e temporizzati che ottimizzino tempi di erogazione e flussi. Stesso discorso per il riscaldamento, che può essere comandato a distanza e indirizzato solo nelle zone necessarie. Sostituire le classiche lampade fluorescenti con luci a led permette di risparmiare quasi il 50%, ma un passo in più può essere quello di collegare le luci (e il riscaldamento) alle prenotazioni (online o da app) con un sistema “intelligente” che le accenda o spenga in base all’effettiva presenza di clienti nei locali. In alternativa esistono vari strumenti per comandare le luci e i termosifoni direttamente dal proprio smartphone. Un grande aiuto per ottimizzare i tempi di apertura del proprio centro sportivo può arrivare anche dal disporre in tempo reale delle statistiche degli accessi. Avere sempre a portata di mano - come succede con Sportclubby - l’affluenza in termini di persone, orari e attività più richieste, può aiutare i gestori a scegliere di chiudere la struttura negli orari meno frequentati e privilegiare invece le fasce giornaliere in cui sicuramente ci saranno più clienti interessati a venire. Inoltre con Sportclubby è possibile annullare in modo automatico i corsi che non hanno raggiunto il numero minimo di partecipanti, e inviare agli scritti la notifica di cancellazione più eventuali rimborsi. In questo modo si scongiura l’ipotesi di una chiusura totale dell’impianto e si ottimizzano i ricavi e le spese per l’energia. Scopri di più sulle funzionalità di Sportclubby, il gestione all-in-one per la prenotazione dello sport. 

 

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Gli interventi sulle bollette e l'energia del sole

A proposito di bollette, sapete che è possibile ridiscutere i contratti con il proprio gestore? È un’operazione che ha un costo praticamente nullo e può portare a una riduzione delle spese fino al 15%.  Le energie rinnovabili sono un altro punto fondamentale da sfruttare e, anche se l’investimento iniziale richiesto non è basso, i benefici a medio e lungo termine sono sicuramente una soluzione duratura e conveniente. I vari bonus in essere permettono comunque di ammortizzare circa la metà dei costi. Produrre (e rivendere quando possibile) energia elettrica, oltretutto pulita, è sicuramente la strada giusta per qualsiasi attività alle prese col caro bollette. Basti pensare che un impianto fotovoltaico dotato di accumulatore può coprire fino al 70% dei consumi elettrici annui, mentre un sistema di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, nella fascia oraria di funzionamento (10.00-16.00, media annua, in estate anche di più), può soddisfare interamente il fabbisogno per scaldare l’acqua e/o climatizzare gli ambienti. Ed è garantito per durare 20 o anche 30 anni.

Infine, molto conveniente è anche la pompa di calore, che sfrutta l’energia presente in natura per produrre energia termica. Può essere utilizzata sia per riscaldamento sia per il raffrescamento e per ogni kWh consumato ne fornisce 3/4 in cambio.

Scongiurare la chiusura di tante attività in ambito sportivo è importante per molte ragioni, anche al di là della salvaguardia dei posti di lavoro e di tutto l’indotto generato. Il servizio per la salute pubblica che svolge il comparto sportivo si traduce in un risparmio per la spesa sanitaria. Chiudere i centri sportivi o costringerli ad alzare i prezzi equivale all’abbandono dell’attività fisica da parte di tante persone.


* Fonte studio Siligroup