I trend dello sport per il 2023: app, facilità di prenotazione e low cost

Per il 2023 gli italiani chiedono uno sport più digitale, più user-friendly e non limitato dal caro energia.

L’indagine demoscopica condotta da Sportclubby su oltre 2.000 sportivi del Belpaese analizza i trend in tema di attività fisica nell’anno appena iniziato e i dati sono molto chiari, a partire dalla voglia di accedere allo sport velocemente e facilmente. Se infatti la voglia di fare movimento sta tornando ai livelli pre-Covid (lo conferma il 61% del campione), l’auspicio di tanti (il 43%) è che si possano acquistare gli abbonamenti e prenotare le proprie lezioni tramite app. Una modalità, quella della gestione da dispositivi mobili, che sta prendendo piede soprattutto tra gli under 35. I servizi più richiesti dai giovani sono schemi nutrizionali personalizzati (per il 36%), programmi di lavoro per allenarsi in proprio (20%), la possibilità di far parte di una community per trovare nuovi compagni di training (18%), accedere a video on demand (17%) e a corsi online con coach e psicologi dello sport (15%).

Le preferenze digitali e la sfida della ripresa dell'attività fisica in palestra durante la pandemia

Chi invece ha tra i 36 e i 55 anni utilizzerebbe volentieri un’app per comprare l’abbonamento in palestra, riservare il posto a lezione (40%) e avere a disposizione servizi di fisioterapia e medicina dello sport (22%).

Ma se è vero che la tendenza verso il digitale è ormai consolidata e inarrestabile, il 78% degli intervistati confessa di non essere ancora a proprio agio con tecnologie avanzate quali Blockchain, NFT, Criptovalute e Metaverso. E allora tutti in palestra a sudare di persona: il 90% delle persone sentite da Sportclubby, piattaforma leader per il booking di sport e benessere, usata da oltre 1 milione di sportivi e circa 1000 strutture in tutta Italia, ha dichiarato di essere tornato nel proprio centro sportivo in presenza invece che proseguire con i corsi online, ma le condizioni per la permanenza in loco sono molto precise.

L’erosione dei risparmi dovuta al caro bollette porterà a una riduzione della spesa per lo sport del 27%, mentre, se il club dovesse limitare i servizi nello spogliatoio (nel tentativo di ammorbidire i costi), il 20% degli iscritti è pronto a cambiare centro. Il 6% potrebbe anche smettere di fare sport o accontentarsi di quello “virtuale” davanti al pc (5%).

Come il clima influenza le abitudini sportive degli italiani

Il sondaggio Sportclubby Sport Trend 2023 ha evidenziato inoltre quanto il meteo influenzi le abitudini degli italiani. In estate, l’aumento delle temperature porterà il 30% degli sportivi a cambiare orari e orientarsi verso la sera o il mattino presto. Il 20% invece si attrezzerà per praticare attività all’aperto in parchi alberati con spazi all’ombra. Nei mesi caldi sale comprensibilmente la quota di chi si butta (è proprio il caso di dirlo) sulle discipline acquatiche (11%), mentre i temerari che rimarranno indoor si appoggerà a impianti con aria condizionata (11%). C’è poi chi preferisce prendersi una pausa e ricominciare in autunno (il 13%), nonostante sia ben chiara l’importanza dell’attività fisica per la propria salute (lo sottolinea il 62%), per combattere stress e depressione (54%), favorire la socialità (26%) e generare energia positiva (23%).

“Sportclubby può aiutare i club a gestire l’affluenza in termini di persone, orari e attività più richieste scegliendo di annullare i corsi che non hanno raggiunto un numero minimo di partecipanti, o chiudere la struttura negli orari meno frequentati, privilegiando le fasce giornaliere più affollate. I rimedi che i gestori hanno tentato di mettere in atto per contrastare i rincari straordinari in bolletta e i cambiamenti climatici sono serviti soltanto ad abbassare il livello di qualità dei servizi offerti, a discapito dei clienti. In questo contesto, invece, il controllo degli accessi in tempo reale e la digitalizzazione delle prenotazioni possono essere la soluzione”. - Spiega Stefano De Amici, CPO e cofounder di Sportclubby.