L'Italia è sul punto di assistere a una rivoluzione sportiva: il pickleball e lo squash, due sport affini al tennis ma più accessibili, stanno conquistando il paese. Con costi contenuti e possibilità di gioco adatte a tutte le età, questi sport stanno trasformando il modo in cui viviamo l'esperienza sportiva. Scopriamo insieme come l'investimento nei campi da pickleball e squash sta ridefinendo il panorama sportivo italiano

Sulla falsariga di quanto avvenuto con il padel, ci sono tutti i presupposti per vedere una
grande diffusione in Italia di altri due sport “parenti” del tennis, il pickleball e lo squash.
Sono sport economici, facili da imparare e adatti a giocatori di tutte le età e, proprio come
il padel, trasmettono i valori di semplicità, inclusione e divertimento. Pickleball e squash
rappresentano un’opportunità per i circoli e per gli insegnanti, quella di ampliare l’offerta e
diversificare l’attività; permettono di intercettare nuove fasce di clientela, di aumentare il
valore delle altre attività proposte dal club e possono dare a molti l’opportunità di mettere
a reddito delle superfici improduttive.

Che cos’è il pickleball

Il pickleball è una via di mezzo tra il tennis e il padel, e viene definito dagli appassionati
come una sorta di tennis in ‘slow motion’. Oggi in America il pickleball viene insegnato
nelle scuole e le partite dei professionisti vengono trasmesse in diretta tv. Secondo il
portale “Supertennis”, si contano 36,5 milioni di praticanti, con oltre 44.000 campi in
quasi 11.000 impianti diversi. C’è chi è pronto a scommettere che questo tennis in slow
motion anche in Italia avrà un successo incredibile. Nel nostro paese nel 2018 è stata
fondata l’Associazione italiana Pickleball (AIP), confluita poi all’interno della Federazione
Italiana Tennis e Padel.

Il pickleball si gioca in un campo, all’aperto o al chiuso, che ha la misura di 13,4 metri di
lunghezza per 5,18 di larghezza. Rispetto al padel non ci sono pareti di vetro. E poi è un
gioco in cui si fa tutto o quasi tutto con il polso, quasi da fermi. Per giocare basta un campo
piccolo, una rete, un paio di racchette di forma pentagonale e una pallina che pesa più o
meno la metà di quella da tennis. Nel pickleball è possibile competere anche a livello
individuale
e la logica del gioco è ancora più simile a quella del tennis.

Che cos’è lo squash
Lo squash è differente dal pickleball sia per la sua storia, che risale a tempi più antichi, sia
per la maggior dinamicità che lo caratterizza. Il nome di questo sport deriva dall’inglese
schiacciare o comprimere, esattamente quello che succede alla pallina quando viene tirata
con forza contro il muro. Lo scopo del gioco è proprio colpire una pallina di gomma con
una racchetta, farla rimbalzare sul muro e indurre all’errore il proprio avversario. Si gioca
in un ambiente chiuso: questa caratteristica gli ha anche fatto avere il nome di tennis al
chiuso.

Lo squash ha origine a Londra nella prima metà dell’Ottocento. In Italia lo Squash fa il suo
esordio organizzato nel 1976, con l’apertura del «Bologna Squash Center» nel quale si
organizza la prima scuola italiana di Squash. Al 1985 risale la costituzione della F.I.G.S.
(Federazione Italiana Giuoco Squash), che viene riconosciuta dal C.O.N.I. come Disciplina
Associata sotto il patrocinio della F.I.T. Negli ultimi anni, in seguito alla pandemia da
Covid-19, si è ravvivato un forte interesse verso questo sport, dal momento che permette di
giocare ad una certa distanza dall’altra persona.

Perché costruire campi da pickleball

Il gioco sta ottenendo in Italia un successo che le iniziative di promozione e sviluppo in
programma potrà solo incrementare. Per favorire l’obiettivo di una diffusione sempre più
ampia e strutturata del pickleball, la Federazione Italiana Tennis e Padel si sta infatti
muovendo su un numero sempre maggiore di leve strategiche, partendo dal programma di
formazione degli istruttori federali e dall’introduzione della disciplina nelle scuole medie.
L’Italia è la Nazione europea con il maggior numero di campi da pickleball, una novantina
sparsi da nord a sud, ma il trend dice che presto saranno il doppio. Si stima che i giocatori
ad aver provato almeno una volta il pickleball siano circa duemila, ma anche in questo caso
il numero lieviterà parecchio e molto in fretta, perché la curiosità è sempre più ampia, così
come gli investimenti per portare il gioco in tanti club.

Ciò che fa pensare che in Italia possa replicarsi il successo del pickleball in America è il
fatto che l’Italia ha una struttura per fasce d’età molto simile a quella degli States, con tanti
over 55 (circa 23 milioni) che risultano la generazione più fidelizzata alla pratica sportiva e
hanno una buona capacità di spesa. Dal punto di vista di un gestore di centro sportivo, ciò
che rende consigliabile un investimento nel pickleball è il fatto che è di facile realizzazione.
Non a caso, in tanti club i campi da pickleball stanno spuntando in zone inutilizzate fino a
qualche tempo fa, garantendo un’ottimizzazione logistica degli spazi. L’investimento in un
campo da pickleball non è diverso dall’investimento in un campo da tennis, anzi, si spende
poco di meno.

Perché costruire campi da squash

Lo squash è uno sport in crescente diffusione. L’Italia conta un numero sempre maggiore
di appassionati di questo sport e il mercato è in espansione. Inoltre, lo squash richiede
poco spazio. Il campo occupa meno di settanta metri quadri. Da regolamento, deve
essere lungo 9,75 m e largo 6,47 metri. Il protagonista, un “giocatore” a tutti gli effetti, è il
muro. La parete frontale deve essere alta 4,57 metri, mentre quelle laterali possono essere
di forma trapezoidale, ossia partire da un’altezza di 4,57 m fino a raggiungere i 2,13 m in
corrispondenza della parete anteriore. Per ciò che concerne i materiali, il pavimento deve
essere in parquet o in PVC. In merito alle pareti, invece, vanno bene tutti quelli che
garantiscono un'adeguata resistenza e una altrettanto adeguata elasticità. Per quanto
riguarda i prezzi, proprio per le dimensioni contenute, essi sono di gran lunga inferiori a
quelli di un campo di qualsiasi altro sport. La variabilità del costo dipende dal tipo di
materiali che si intende utilizzare.

 

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